La maternità assistita prima, durante e dopo la gravidanza

L'importanza dell'assistenza medica alla gravidanza [indice]

Secondo uno studio Americano quasi un terzo delle donne che partoriscono negli Stati Uniti va incontro a qualche complicazione legate alla gravidanza. Le donne in stato interessante che non ricevono adeguate cure prenatali corrono il rischio che tali complicazioni passino inosservate e non vengano affrontate con la necessaria tempestività. Ciò può portare a conseguenze potenzialmente gravi sia per la madre che per il suo bambino.

Queste statistiche non devono allarmare ma, piuttosto, far comprendere quanto sia importante iniziare la cura prenatale più presto possibile: addirittura prima del concepimento, indagando l'evenienza che i futuri genitori possano essere portatori sani di malattie genetiche e verificando con opportuni esami che l'apparato riproduttivo della donna e le sue situazioni generali di salute siano idonee a portare a termine una gravidanza serena.

Naturalmente non è sempre possibile effettuare le indagini mediche già prima che la donna rimanga incinta, ma è almeno auspicabile che le indagini vengano fatte tempestivamente appena lo stato di gravidanza viene riconosciuto, perchè prima si indaga, prima si prendono le neessarie misura e maggiori saranno le possibilità di garantire la salute della madre e quella del bambino.

L'assistenza medica prima del concepimento [indice]

Come già accennato, la situazione ideale sarebbe di monitorare la donna già prima che rimanga incinta. Ciò è spesso possibile perchè, con la disponibilità di efficaci metodi contraccettivi, la maggior parte dei concepimenti è sempre più frequentemente programmata. Converrà quindi che la donna effettui una visita approfondita, mirata a scongiurare la presenza di affezioni che potrebbero minare il corso della gravidanza e di patologie trasmissibili al feto, già quando decide di provare a intraprendere la splendida avventura della maternità. E' importante che anche il partner faccia una visita, sia perchè potrebbe essere inconsapevolmente portatore sano di tare genetiche, sia perchè potrebbe essere affetto da patologie trasmissibili alla propria compagna.

Una verifica importante da fare è quella di controllare se in famiglia ci siano persone con malattie ereditarie o con caratteri di sospetta familiarità. Se in una delle due famiglie della coppia c'è una storia di una malattia genetica significativa e si sospetta che vi possa essere un portatore sano di una tara genetica, converrebbe sottoporsi ad una indagine genetica. Il vostro medico di base potrà indirizzarvi ad uno specialista in malattie genetiche se dovesse ritenerlo necessario.

Nel caso in cui vi fosse il rischio sensibile di trasmettere una malattia genetica al nascituro, si potrebbere vantaggiosamente ricorrere alla fecondazione artificiale ed effettuare una diagnosi preimpianto sugli embrioni, in modo da poter scegliere e trasferire in utero solo quelli che non sono portatori di problemi genetici. L'effettuare tale indagine ha anche il notevole vantaggio di rasserenare la futura madre

L'assistenza medica alla procreazione (PMA) [indice]

Nel caso in cui la gravidanza programmata non arrivi naturalmente, entro sei mesi dal primo tentativo, conviene effettuare alcuni esami per individuare se ci sono problemi organici che possano consigliare il ricorso alle tecniche di PMA.

PMA è l'acronimo di Procreazione Medicalmente Assistita. La PMA è comunemente indicata anche con "fecondazione assistita", "fecondazione artificiale" o IVF, acronimo inglese di "fecondazione in-vitro", anche se in realtà PMA ha un significato più ampio di IVF, perchè alcune tecniche di PMA fanno avvenire la fecondazione nell'apparato riproduttivo femminile e non "in vitro". Sotto il nome di PMA si comprendono tutte le tecniche strumentali volte a mettere a contatto tra di loro ovuli e spermatozoi per agevolare la fecondazione nei casi in cui non potrebbe avvenire spontaneamente (approfondimento sulle tecniche di fecondazione assistita)

La scienza medica ha fatto passi da gigante e il riscorso alla PMA può restituire a molte coppie la speranza di avere un figlio anche a fronte di situazioni cliniche che fino a pochi anni fa non avrebbero lasciato alcuna chance

Ad esempio, nel caso di mancanza di spermatozoi nel liquido seminale, ovvero di azoospermia, è possibile cercare gli spermatozoi direttamente nel testicolo o nell'epidimio (approfondimento sulle tecniche di prelievo degli spermatozoi). Mentre per la donna, nel caso di mancanza di ovulazione, possibile prelevare gli ovuli direttamente nell'ovaia per poi portarli a maturazione in provetta (approfondimento sulla tecnica IVM).

E' addirittura possibile ridonare la speranza di divenire madre a donne che sono in menopausa o a donne che non hanno un compagno o che hanno un compagno sterile, tramite programmi di donazione di ovuli e sperma, che permettono anche di scegliere i caratteri somatici del donatore o della donatrice (approfondimenti sulla donazione di spermatozoi e di ovuli)

Le nuove possibilità di diagnostica prenatale in-vitro offerte dalla PMA [indice]

Affidandosi alle tecniche di PMA che prevedono la fecondazione in provetta (tecniche FIVET/IVF e ICSI) è possibile effettuare indagini genetiche sull'embrione ancora prima di trasferirlo nell'utero. Ciò costituisce una opportunità preziosa per rasserenare la futura madre già prima che inizi la gravidanza. In tal modo la futura madre non vivrà più la paura di generare un figlio affetto da problemi genetici e non dovrà affrontare esami invasivi come la villocentesi o il prelievo del liquido amniotico (che comportano comunque un piccolo rischio di aborto spontaneo), per fugare i timori di avere un figlio affetto da problemi genetici come la sindrome di Down o la fibrosi cistica. Non dorà sopratutto rischiare di affrontare la terribile decisione di fare o meno un aborto terapeutico, perchè se l'embrione analizzato non fosse sano, non verrebbe nemmeno trasferito nell'utero della donna.

Diagnostica prenatale tramite prelievo dei villi coriali (villocentesi) [indice]

E' una diagnosi prenatale che si esegue tra l’11° e la 12° settimana, molto prima dell'amniocentesi. Consiste nel prelevare piccolissime quantità di villi coriali dalla superficie interna della placenta (trofoblasto). Poichè il materiale biologico di cui sono costituiti i villi riflette il corredo cromosomico del feto, effettuando una analisi genetica dei villi si ottiene la mappa cromosomica fetale. Il prelievo viene eseguito usando un ago inserito per via transaddominale sotto controllo ecografico. Il fastidio è equivalente ad una puntura intramuscolare. Alcune indagini vengono effettuate direttamente, mentre altre richiedono la messa in coltura che si traduce in una attesa di 15 giorni. La villocentesi comporta un incremento del rischio di abortività dell’1% rispetto a quello naturale delle settimane in cui tale tecnica viene eseguita.

Diagnostica prenatale tramite prelievo del liquido amniotico (amniocentesi) [indice]

E' una diagnosi prenatale che si esegue tra la 17° e la 18° settimana. Consiste in un prelievo di liquido amniotico, effettuato per via transaddominale, sotto controllo ecografico. Il liquido amniotico contiene cellule fetali che vengono messe in coltura per 15gg e analizzate per ottenere la mappatura genetica del feto. Il fastidio che provoca il passaggio dell’ago è simile a quello di una puntura intramuuscolare. L’amniocentesi comporta un rischio di aborto sovrapponibile a quello della villocentesi e costi quasi identici. Poichè l'amniocentesi viene effettuata circa un mese più tardi della villocentesi, quando la donna già comincia a sentire muovere il feto, l'amniocentesi pone problemi psicologici assai maggiori dalla villocentesi quando vengono riscontrare anomalie tali da indurre la donna ad un aborto terapeutico

Precauzioni relative alle patologie materne in gravidanza [indice]

Se la donna è già in cura per una malattia cronica come il diabete, l'asma, l'ipertensione (pressione alta), un problema cardiaco, qualche allergia, il lupus (una malattia infiammatoria autoimmune che può colpire molti organi del corpo), la depressione, o altre condizioni patologiche, dovrebbe parlarne con il proprio medico per sapere che precauzioni prendere in gravidanza e conoscere gli eventuali rischi a cui può andare incontro.

In alcuni casi, potrebbe essere necessario modificare o eliminare l'uso di alcuni farmaci ed evitare indagini radiografiche che potrebbero venir erroneamente prescritte se il medico non fosse a conoscenza dello stato di gravidanza. Una donna in età fertile dovrebbe sempre porre particolare attenzione ad evitare che il concepimento avvenga poco prima un esame radiologico o l'inizio di cure che potrebbero danneggiare inconsapevolmente l'embrione allorchè una gravidanza dovesse instaurarsi senza essere cercata.

L'attenzione deve essere particolarmente alta durante il primo trimestre della gravidanza, periodo in cui il feto risulta molto più esposto al rischio di essere danneggiato.

Le donne affette da diabete devono essere particolarmente attente a mantenere sotto controllo i loro livelli di glucosio nel sangue, sia prima del concepimento che durante la gravidanza. Livelli anomali di glucosio aumentano il rischio di patologie alla nascita.

La gravidanza come occasione per cambiare le cattive abitudini [indice]

Un figlio cambia radicalmente le abitudini di vita dei propri genitori anche dopo la gravidanza e la decisione di affrontare una gravidanza è un'ottima occasione per iniziare da subito, ad eliminare o almeno, contenere di molto, alcune pessime abitudini di vita. Bisogna evitare di assumere droghe come assumere droghe (gli alcolici sono anch'essi droghe pericolose, anche se sdoganate dalla legge) o fumare. Tali abitudini possono infatti rappresentare una seria quanto insensata fonte di rischi per il bimbo che nascerà.

L'alimentazione deve essere controllata ancora prima di iniziare la gravidanza [indice]

Le donne obese presentano maggiori rischi di dare alla luce figli con problemi cardiaci. A rivelarlo è uno studio recente sull'American Journal of Clinical Nutrition. Pare che il problema sia da mettere in relazione con lo squilibrio del metabolismo tra carboidrati e grassi e implichi un'anormale resistenza all'insulina.

Il medico di famiglia, allertato dalla decisione di cercare un figlio, potrà consigliare la donna sulla dieta da seguire e, anche nei casi in cui non vi siano problemi di grave sovrappeso, eventualmente prescriverle integratori che apportino acido folico, calcio e ferro al suo organismo. Nel seguito parleremo proprio di queste tre sostanze, importantissime prima e durante la gravidanza.

Importanza dell'acido folico in gravidanza [indice]

L'acido folico, in particolare, è una vitamina del gruppo B che l'organismo non produce autonomamente ma che assume da alcunii alimenti.In molti paesi l'acido folico viene viene aggiunto alle farine alimentari per "fortificarle". La fortificazione ha ridotto drasticamente l'incidenza delle malformazioni neonatali, particolarmente di quelle a carico del sistema nervoso centrale e delle malformazioni cardiache. E' particolarmente importante che la donna in età fertile mantenga preventivamente un giusto apporto di acido folico nella sua dieta, già prima dell'inizio della gravidanza, perché i difetti del tubo neurale (sviluppo anomalo della colonna vertebrale e del sistema nervoso) si manifestano nei primi 28 giorni di gravidanza, quando probabilmente la donna non s'è ancora accorta di essere incinta.

Il calcio [indice]

Durante la gravidanza il calcio viene richiesto in grandi quantità (circa 300 mg nel 3° trimestre) principalmente per la formazione e l'accresciento delle ossa del nascituro. Se l’alimentazione materna non lo apporta in quantità sufficente, saranno le ossa della madre a privarsene, decalcificandosi. Questa perdita può depauperare pericolosamente il bilancio di calcio della futura madre. Il detto: “con ogni bambino va via un dentino” testimonia come, in passato, il problema della decalcificazione fosse frequente tra le donne in stato interessante. La carenza di calcio da inoltre problemi di ipertensione.

Il ferro [indice]

Il ferro in condizioni normali non viene richiesto dall'esterno che in minima quantità poichè l'organismo lo recupera dai globuli rossi che vengono distrutti per sostituirli con quelli nuovi. Nella donna però la mestruazione può sottrarre parecchio sangue e per costruire nuovi globuli rossi senza che l'organismo possa recuperare il ferro di quelli che vanno persi, occorre che vi sia un adeguato apporto alimentare. Durante la gravidanza le mestruazioni cessano ma il feto deve costruire l'emoglobina dei propri globuli rossi e questo comporta una richiesta di ferro elevata che può condurre la madre ad una forma di anemia non patologica che, se rimane entro certi limiti non deve destare preoccupazioni.

In gravidanza è importante restare serene [indice]

La serenità è una componente importante, che aiuta a portare avanti con naturalezza la maternità, che è un fatto fisiologico e che quindi non deve essere vissuta come una condizione patologica. E' normale che, durante la gravidanza, l'umore segua gli sbalzi ormonali che si verificano naturalmente durante la gravidanza. La donna dovrebbe quindi evita di impensierirsi inutilmente e di girare per siti Internet a leggere sintomi di improbabili malattie per cercare di fare improbabili autodiagnosi, o ad ascoltare i racconti delle travagliate esperienze delle amiche. Mettersi in apprensione è controproducente. Improvvisarsi medici di se stessi non solo è inutile ma può risultare addirittura dannoso. Questo non significa che non si deve porre attenzione nel recepire i segnali che manda il corpo. E' anche utile anche ascoltare l'esperienza di una donna che ha già vissuto la maternità, ma bisogna tenere presente che ogni donna è diversa dall'altra e reagisce quindi in modo diverso alle terapie. I sintomi che paiono simili potrebbero nascondere problemi completamente diversi. Se hai dei dubbi o dei sospetti esponili al tuo medico di fiducia, che è la persona più idonea ad assisterti nella fantastica avventura di far nascere una nuova vita. Se le sue risposte non ti soddisfano insisti affinchè ti prescriva una visita specialistica

Pensare al suo futuro già prima che nasca [indice]

E' indubbio che il sangue del cordone ombelicale sia una preziosa fonte di cellule staminali che potrebbero addirittura salvare la vita al nascituro, anche a distanza di parecchi anni dalla nascita, se dovessero presentarsi delle patologie gravi a carico del sangue, come le leucemie e i linfomi.

L'importanza delle cellule staminali del sangue del cordone ombelicale è riconosciuta a livello istituzionale e testimoniata dall'allegato 1 del DL 18 novembre 2009 che elenca le malattie curabili con il trapianto autologo delle cellule staminali del sangue del cordone ombelicale.

Si noti che l'utilità del trapianto di cellule staminali del cordone ombelicale si può estendere anche ai componenti della famiglia, se sono geneticamente compatibili, fatto molto probabile.

Nel caso in cui vi sia un elevato rischio che il bambino possa contrarre una delle malattie elencate, è possibile richiedere che la conservazione autologa sia gratuita, e rimanga a carico del Servizio Sanitario Nazionale

Molto più spesso però le malattie arrivano senza preavvisi e quindi l'idea di conservare comunque le cellule staminali del cordone ombelicale del figlio che nascerà non è per nulla priva di fondamento logico, tantopiù che il prelievo è completamente indolore e privo di rischi perchè viene fatto dopo che il bimbo è già nato e la placenta è già stata secondata.

Purtroppo le analisi di idoneita del sangue cordonale, la sua preparazione al congelamento per separazione della frazione bianca, la procedura di congelamento in azoto liquido, la quarantena e il successivo mantenimento (crioconservazione) hanno costi sensibili, ma è pur vero che la vita di un figlio e quella dei propri familiari merita senz'altro maggior considerazione di quanto non meriti l'acquisto di un bene voluttuario di consumo come un televisore o una pelliccia.

Tra le banche di conservazione autologa del sangue del cordone ombelicale, segnaliamo quella che fa capo alla Croce Rossa Tedesca di Francoforte sul Meno, dove viene effettuata anche la conservazione eterologa delle cellule staminali cordonali dei bambini che nascono in Germania. Tale banca ha la garanzia della Croce Rossa Tedesca, un ente umanitario, serio ed importante, che si fa diretto garante della conservazione delle cellule staminali e che, a differenza delle banche private, non rischia il fallimento nel caso in cui i costi di gestione dovessero diventare proibitivi, a causa, ad esempio, della maggiorazione del costo dell'azoto liquido.

In Italia la legge non permette la costituzione di banche per la conservazione autologa, ma permette l'esportazione del sangue alle banche presenti nei paesi esteri. Sono invece operanti numerose banche per la conservazione eterologa. Sebbene la conservazione eterologa sia gratuita, è purtroppo molto probabile che il cordone ombelicale venga comunque smaltito tra i rifiuti ospedalieri perchè bisogna avere la fortuna che il bimbo nasca negli orari in cui sono aperti gli uffici e che non si presenti qualche intoppo burocratico. Il problema è che di soldi pubblici ce ne sono pochi per cui, da una parte le banche pubbliche nascono per prendere finanziamenti ma dall'altra si riduce all'osso il servizio ad esse collegato, che invece rappresenta un costo per la pubblica amministrazione. Nella donazione eterologa si privilegia un approccio statistico in base al quale non è importante conservare tutto il sangue cordonale disponibile dalle donazioni, quanto contenere il costo per campione conservato. La probabilità che una donazione eterologa non venga accettata è assai più elevata rispetto alla probabilità che venga rifiutata una donazione autologa, anche perchè i criteri di ammissibilità alla conservazione sono molto più restrittivi quando le cellule staminali vengono messe a disposizione della collettività, in quanto piccoli problemi genetici sono ininfluenti per chi li porta ma non risulta accettabile che possano essere trasmessi ad altri.




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La maternità assistita prima, durante e dopo la gravidanza
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  L'assistenza medica prima del concepimento
  L'assistenza medica alla procreazione (PMA)
  Le nuove possibilità di diagnostica prenatale in-vitro offerte dalla PMA
  Diagnostica prenatale tramite prelievo dei villi coriali (villocentesi)
  Diagnostica prenatale tramite prelievo del liquido amniotico (amniocentesi)
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